Se i nomi sono significativi per definire le cose, il PNRR è, da questo punto di vista, paradigmatico: nel 2020 l’UE, per affrontare il post Covid-19, lancia un grande piano di recovery che viene chiamato NextGenerationEU (NGEU). È chiara, dunque, l’intenzione di orientare le tante risorse messe a disposizione pensando alle prossime generazioni. Nella sua immediata applicazione, l’orientamento spinto verso il futuro si definisce in una logica di ripresa e di resilienza.
Il principale dispositivo finanziario del NGEU è il Recovery and Resilience Facility (RRF, Regolamento n. 241 del 12 febbraio 2021). Esso stabilisce tra i propri fondamenti che “le riforme e gli investimenti a favore della prossima generazione, dell’infanzia e dei giovani sono essenziali per promuovere l’istruzione e le competenze, comprese quelle digitali, l’aggiornamento, la riconversione e la riqualificazione professionali della forza lavoro, il programma di integrazione per i disoccupati, le politiche di investimento nell’accesso e nelle opportunità per l’infanzia e i giovani in relazione all’istruzione, alla salute, alla nutrizione, al lavoro e all’alloggio, le politiche che colmano il divario generazionale in linea con gli obiettivi della garanzia per l’infanzia e della garanzia per i giovani”.
Nel PNRR italiano la questione giovanile è stata inserita come una delle tre priorità trasversali a tutto il Piano, insieme alla parità di genere e alla parità territoriale. Tutte e sei le Missioni del PNRR includono misure che vengono associate ad una di queste priorità, in base al loro potenziale contributo all’abbattimento dei divari esistenti. In particolare, per quanto riguarda i giovani, il Piano prevede che le azioni previste siano “volte a recuperare il potenziale delle nuove generazioni e a costruire un ambiente istituzionale e di impresa in grado di favorire il loro sviluppo e il loro protagonismo all’interno della società. Nella Missione 1, gli obiettivi trasversali sui giovani sono perseguiti attraverso gli interventi sulla digitalizzazione relativi, tra l’altro, a completare la connettività delle scuole.
Gli investimenti e le riforme sulla transizione ecologica della Missione 2 contribuiscono alla creazione di occupazione giovanile in tutti i settori toccati dal Green Deal europeo, tra cui le energie rinnovabili, le reti di trasmissione e distribuzione, la filiera dell’idrogeno.
Per gettare basi solide per il futuro, la Missione 4 interviene su tutto il ciclo dell’istruzione e della ricerca, in risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione Europea sull’Italia, che invitano a stimolare gli studi in campi attinenti ai settori ad alta intensità di conoscenza. In particolare, il Piano intende migliorare le competenze di base e la riduzione dei tassi di abbandono scolastico, e permettere allo stesso tempo di ridurre le distanze tra istruzione e lavoro, anche grazie alla riforma e allo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS). Gli investimenti previsti facilitano l’accesso all’istruzione universitaria, con nuove borse di studio, e le opportunità per i giovani ricercatori, con l’estensione dei dottorati di ricerca.
La Missione 5, in linea con le raccomandazioni specifiche della Commissione Europea sull’Italia, vuole assicurare un’integrazione efficace tra le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali, anche attraverso forti investimenti nelle politiche di istruzione e formazione (apprendistato duale). Il potenziamento del “Servizio Civile Universale” intende incrementare il numero di giovani interessati. I giovani sono inoltre coinvolti dalle misure relative alle infrastrutture sociali e alle case popolari, nonché dal rafforzamento dei servizi nelle aree interne”.
Vediamo di seguito come si articolano gli interventi previsti per ogni Missione e quali siano le prime evidenze degli esiti dati da questi interventi.
Politiche per i giovani nel PNRR (testo ufficiale)
Nella Missione 1, gli obiettivi trasversali sui giovani sono perseguiti attraverso gli interventi sulla digitalizzazione relativi, tra l’altro, a completare la connettività delle scuole.
Interventi
Complessivamente il PNRR prevede per il “Servizio Civile Digitale” l’attivazione di circa 9.700 operatori volontari e almeno 100 enti per servizi di facilitazione con l’obiettivo d formare circa 1 milione di cittadini e garantire a ciascuno le stesse opportunità di alfabetizzazione digitale, al fine di completare il percorso verso un Paese realmente digitale.
I giovani operatori volontari selezionati per svolgere il “Servizio Civile Digitale” vanno a ricoprire il ruolo di “facilitatori digitali” e possono contribuire con il loro operato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti.
Risorse
195.000.000
Alcune evidenze degli effetti dell’azione
Il Bando Servizio civile digitale 2023 ha visto un’ampia partecipazione da parte degli aspiranti operatori volontari tra i 18 e i 28 anni: sono state oltre 29.000 le domande effettive presentate, a fronte di 4.629 posizioni disponibili.
I posti disponibili sono riferiti a oltre 200 progetti afferenti a 76 programmi di intervento da realizzarsi in Italia per la durata di dodici mesi su tematiche quali amministrazione digitale, reti accessibili, inclusione sociale, salute digitale, semplificazione nell’accesso ai servizi on line per i cittadini.
Politiche per i giovani nel PNRR (testo ufficiale)
Gli investimenti e le riforme sulla transizione ecologica della Missione 2 contribuiscono alla creazione di occupazione giovanile in tutti i settori toccati dal Green Deal europeo, tra cui le energie rinnovabili, le reti di trasmissione e distribuzione, la filiera dell’idrogeno.
Interventi
L’Investimento 3.3. “Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali” mira a diffondere tra i cittadini, ed in particolare tra le nuove generazioni, una maggiore consapevolezza sulle tematiche e le sfide della transizione ecologica, nonché a promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi e stili di vita e consumi più sostenibili a livello di individui, famiglie e comunità. A tal fine sono previsti:
- l’ideazione e la realizzazione di contenuti digitali omni-channel (es. podcast, lezioni video per le scuole, documentari, articoli, long form);
- la creazione di una piattaforma online aperta e liberamente accessibile per la raccolta del materiale educativo sulle tematiche ambientali.
L’attuazione dell’investimento prevede il coinvolgimento di influencer, testimonial e opinion leader, per veicolare i messaggi al più vasto pubblico.
Creazione della piattaforma https://culturaeconsapevolezza.mase.gov.it/
Risorse
30.000.000
Alcune evidenze degli effetti dell’azione
Il sito cultura e consapevolezza del MASE è on line con molti contenuti interessanti: podcast, news, video informativi, glossario, campagne di comunicazione.
Politiche per i giovani nel PNRR (testo ufficiale)
Per gettare basi solide per il futuro, la Missione 4 interviene su tutto il ciclo dell’istruzione e della ricerca, in risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea sull’Italia, che invitano a stimolare gli studi in campi attinenti ai settori ad alta intensità di conoscenza. In particolare, il Piano intende migliorare le competenze di base e la riduzione dei tassi di abbandono scolastico, e permettere allo stesso tempo di ridurre le distanze tra istruzione e lavoro, anche grazie alla riforma e allo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS). Gli investimenti previsti facilitano l’accesso all’istruzione universitaria, con nuove borse di studio, e le opportunità per i giovani ricercatori, con l’estensione dei dottorati di ricerca
Interventi
POTENZIAMENTO OFFERTA DI SERVIZI DI ISTRUZIONE
- Estendere il tempo pieno scolastico per ampliare l’offerta formativa delle scuole e renderle sempre più aperte al territorio, anche oltre l’orario scolastico. Questa misura dovrebbe contribuire a combattere maggiormente l’abbandono scolastico. Per consentire un prolungamento degli orari l’investimento prevede inoltre la costruzione o il rinnovo degli spazi adibiti a mensa per almeno 1000 strutture;
- Rafforzare le attività e le infrastrutture sportive, così da combattere l’abbandono scolastico, incentivare l’inclusione sociale e rinforzare le attitudini personali. L’investimento mira a ingrandire le strutture legate allo sport e le palestre in ambito scolastico così sa aumentare il tempo trascorso a scuola e l’offerta formativa
- Aumentare il numero di ITS e rafforzare le loro strutture scientifiche e i laboratori anche grazie alla tecnologia 4.0 investendo contemporaneamente sulle competenze degli insegnanti. L’obiettivo nel concreto è incrementare da 11 mila a 22 mila il numero di studenti iscritti agli ITS ogni anno, e aumentare di 208 unità il loro numero complessivo. Si prevede che l’attuazione dei corsi di formazione e la diffusione del modello formativo valorizzino la filiera formativa pienamente specializzata legata alle aree Energia 4.0 e Ambiente 4.0 e funzionale all’adeguamento delle competenze 4.0 ai settori strategici di sviluppo;
- 100 mila classi tradizionali saranno trasformate in aule connesse, con l’introduzione degli strumenti più adatti. Saranno tenuti laboratori per le professioni digitali nel secondo ciclo scolastico, e verrà digitalizzata anche il comparto amministrativo 40 mila edifici scolastici e relativi annessi saranno cablati per consentire la digitalizzazione dell’insegnamento. Questo potrà quindi includere l’uso di tecnologie nell’ambito del coding, della robotica, della realtà virtuale applicata alla didattica;
- Assicurare un accesso equo all’educazione aumentando l’iscrizione agli studi universitari dei giovani in situazioni socio-economiche difficili e che tendono a subire un alto costo opportunità dalla scelta di proseguire gli studi piuttosto che trovare un lavoro dopo il diploma. Verrà incremento il valore in denaro delle borse di studio nuove e già esistenti, e saranno fornite a una percentuale maggiore di studenti, così da ridurre il gap con la media europea in questo ambito.;
- Erogazione di corsi a tutti gli studenti delle scuole superiori, a partire dal terzo anno, per sostenerli nella scelta dell’istruzione terziaria, favorendo un miglior adattamento tra preparazione e percorso professionale, e aiutando gli studenti ad orientarsi nella transizione scuola-università. Le lezioni sono tenute da docenti di istruzione superiore e tenute agli studenti del terzo, quarto e quinto anno della scuola secondaria superiore. La sostenibilità si ottiene estendendo la formazione ai docenti delle scuole superiori in modo che, a seguito di questo programma triennale, sia disponibile un orientamento con il personale interno delle scuole superiori. L’obiettivo è che almeno 1.000.000 di studenti negli ultimi due anni del liceo abbiano frequentato corsi di transizione scuola-università. L’investimento è collegato con la Riforma 1.4 della stessa missione e componente che riguarda proprio il sistema di orientamento degli studenti che mira all’introduzione di moduli nelle scuole di almeno 30 ore all’anno
DALLA RICERCA ALL’IMPRESA
7. nuove opportunità ai giovani ricercatori così da trattenerli in Italia. A ricevere supporto saranno le attività di 2.100 ricercatori, secondo le linee guida del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) e il Programma Marie Curie individual Fellowship. Almeno parte del finanziamento sarà collegato all’assunzione di un ricercatore a termine e a brevi periodi di mobilità per attività di insegnamento o ricerca in altre aree d’Italia e all’estero
8. Dottorati innovativi sono nuovi programmi di dottorato che rispondono ai bisogni di innovazione delle imprese, che contribuiranno a determinare l’ambito in cui si svolgeranno tali programmi. Verrà anche istituito un Hub per l’utilizzo economico della ricerca scaturita da dottorati in ambito industriale, così da incoraggiare la creazione di spin-off. Inoltre, saranno finanziati incentivi per l’assunzione temporanea da parte delle imprese di ricercatori junior
Risorse
1. 960.000.000
2. 300.000.000
3. 1.500.000.000
4. 5.500.000.000
6. 250.000.000
7. 432.000.000
8. 600.000.000
Alcune evidenze degli effetti dell’azione
Il PNRR alimenta Futura – La scuola per l’Italia di domani, cornice che collega le diverse azioni attivate grazie a risorse nazionali ed europee per una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva. L’obiettivo è realizzare un nuovo sistema educativo, per garantire il diritto allo studio, le competenze digitali e le capacità necessarie a cogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando dispersione scolastica, povertà educativa e divari territoriali.
Grazie a un investimento complessivo pari a 17,59 miliardi, compresi i c.d. “progetti in essere”, la scuola ha l’occasione di poter svolgere davvero quel ruolo educativo strategico per la crescita del Paese.
Il sito di Futura è pnrr.istruzione.it è pensato come sito di servizio per scuole, enti locali e ITS, anche attraverso informazioni, comunicazioni, indicazioni normative e storie di scuole ed enti locali, che aiutano a capire i cambiamenti in corso e i vantaggi che possono portare.
Politiche per i giovani nel PNRR (testo ufficiale)
La Missione 5, in linea con le raccomandazioni specifiche della Commissione Europea sull’Italia, vuole assicurare un’integrazione efficace tra le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali, anche attraverso forti investimenti nelle politiche di istruzione e formazione (apprendistato duale). Il potenziamento del “Servizio Civile Universale” intende incrementare il numero di giovani interessati. I giovani sono inoltre coinvolti dalle misure relative alle infrastrutture sociali e alle case popolari, nonché dal rafforzamento dei servizi nelle aree interne.
Interventi
1.GOL – Garanzia Occupabilità Lavoro. Gol è attuato dalle Regioni e Province autonome sulla base dei Piani regionali (Par) approvati da Anpal. La sua attuazione è connessa al Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e al Piano nazionale nuove competenze. Gol ridisegna i servizi per il lavoro per migliorare l’inserimento lavorativo delle persone. Servizi pubblici e privati sono più vicini ai cittadini, per offrire percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro.
2.Accesso più semplice al mondo del lavoro per i giovani e gli adulti senza diploma, attraverso l’incremento della partecipazione all’educazione formale e a quella professionale nonché alla formazione attraverso il sistema duale, che include anche l’apprendistato. ll duale è una modalità di apprendimento basata sull’alternarsi di momenti formativi “in aula” (presso una istituzione formativa) e momenti di formazione pratica in “contesti lavorativi” (presso una impresa/organizzazione), favorendo così politiche di transizione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro per consentire ai giovani, ancora inseriti in un percorso di diritto-dovere all’istruzione e formazione, di orientarsi nel mercato del lavoro acquisendo competenze spendibili e accorciando i tempi di passaggio tra l’esperienza formativa e quella professionale. Si prevede di professionalizzare almeno 135.000 studenti su tutto il territorio nazionale entro il 2025.
3. Servizio civile universale per la promozione dello sviluppo individuale e professionale. Il Servizio civile universale è riconosciuto dalla legislazione italiana, come strumento di apprendimento non formale dei giovani tra 18 e 28 anni.
Con questo intervento si vuole raggiungere un risultato importante: incrementare di 120.000 unità il numero dei giovani che compiono un percorso di apprendimento non formale per lo sviluppo di competenze trasversali.
I giovani sono chiamati a svolgere attività presso gli enti di Servizio civile nell’ambito di progetti della durata da 8 a 12 mesi.
I progetti sono contenuti in programmi connessi ai numerosi settori che caratterizzano il Servizio civile universale, quali:
- assistenza;
- protezione civile;
- patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
- patrimonio storico, artistico e culturale;
- educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale;
- agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità.
Risorse
1. 600.000.000
2.600.000.000
3.650.000.000
Alcune evidenze degli effetti dell’azione
Alla data del 16 settembre 2022, il numero di operatori volontari avviati al Servizio civile universale nell’ambito della misura M5.C1 ha raggiunto il totale di 45.582 volontari (di cui approssimativamente 63% femmine e 37% maschi). Circa il 60% di questi è attivo nelle Regioni del Sud.