MENÙ DI NAVIGAZIONE R.I.G. 2023
PREFAZIONE
CONTENUTO
CONSIDERAZIONI FINALI
VIA DALLA GABBIA (SEMI)DORATA
Riaprire il futuro delle nuove generazioni
NOTE DI METODO
Questo lavoro ci è particolarmente caro perché il tema d’analisi del Rapporto Italia Generativa 2023 è il tema strategico su cui la Fondazione Unipolis ha declinato il proprio Piano Triennale, proprio perché, a fronte di un’approfondita analisi, è emersa come urgente la necessità di intervenire sulla diffusa fragilità dei giovani, soprattutto a partire dalla pandemia. Tutti i progetti propri si sono rivolti agli adolescenti, coinvolgendoli globalmente, nel modo in cui affronta la questione il Rapporto, e non limitandosi ai più fragili. Come suggerito dai ricercatori anche noi siamo intervenuti nella capacitazione, lavorando in modo diverso sul tema formazione con un approccio centrato sulla persona, che andasse oltre l’esperienza scolastica.
In particolare, in merito all’educazione e formazione, viene giustamente evidenziata la complessità degli agenti e degli attori che concorrono a sviluppare percorsi coerenti ed efficaci. Si sottolinea, purtroppo, il grande ritardo dell’Italia sul tema delle competenze e soprattutto ancora un divario Nord-Sud, che non è più accettabile e deve essere urgentemente affrontato. Per essere efficaci è necessario fare una revisione complessiva di cosa significhi nel nostro Paese educare e formare oggi.
La difficile condizione odierna dei giovani ha inoltre comportato un progressivo peggioramento dell’equità intergenerazionale negli ultimi anni, apprendo un conflitto tra generazioni, che le Istituzioni dovrebbero affrontare come una priorità per garantire l’equilibrio del sistema. Il Rapporto illumina alcuni passaggi particolarmente critici in cui restano incagliati i giovani italiani e le loro attese di futuro. È forse da qui che si potrebbe ripartire per ridisegnare il Paese incominciando a mettere mano per ridare vita, equità e creatività alla relazione tra le generazioni.
Il tema del lavoro è dirimente e la situazione descritta è molto fosca, tanto che diventa una motivazione scatenante per l’emigrazione, proprio come accadeva un secolo fa.
Tra le derivate della questione giovanile c’è sicuramente quella demografica. “Bene parlare di demografia, ma con la consapevolezza che quando lo facciamo stiamo parlando dei giovani, dei loro problemi e, indirettamente ma non secondariamente, di cosa potrebbe servire per invertire la rotta e aiutarli a pensare nuovamente l’Italia come un nuovo dove investire tempo, intelligenza e capacità […]” viene dichiarato nel testo, e noi in questa necessità ci riconosciamo, altrimenti la demografia resta una questione astratta sulla quale tutti i tentativi d’intervento risultano residuali e, spesso, anche discutibili dal punto di vista valoriale…
Nel rapporto emerge anche una lettura positiva di come i giovani si stiano proponendo in modo nuovo rispetto alla nostra società. In primo luogo, proprio rispetto a come affrontano il mondo del lavoro. La nuova attenzione alla sostenibilità delle organizzazioni e al loro impatto sociale ben si sposa con l’impegno che la Fondazione dal 2015 ha sposato per la diffusione dell’Agenda 2030 e il supporto al raggiungimento degli Obiettivi. Ci sembra di aver bene intercettato concetti e linguaggi che possano essere adeguati ad interagire con i giovani, ma proprio questa interazione dovrebbe essere alla base non solo delle politiche del Terzo Settore ma anche di quelle pubbliche. Da questo punto di vista assistiamo ad un ritardo strutturale nel passare dalle “politiche per i giovani” a “politiche dei giovani”, come promuove il programma “Future Chair” di Assifero a cui la Fondazione ha aderito. Bisognerebbe infatti superare la dimensione riduttiva dei giovani come beneficiari di politiche specifiche per interrogarsi su quale impatto sui giovani avrà ogni politica, perché i giovani rappresentano il futuro della nostra comunità e lo sviluppo non può essere definito sostenibile se non è inclusivo del loro punto di vista e se non contempera gli impatti potenziali sulla loro vita.